giovedì 2 agosto 2012

Californiando: il primo giorno non si scorda mai!





Dunque è fatta. Dopo 27 ore di viaggio, se conto anche lo Shuttle che ci lascia a casa del nostro ospite per ultime, abbiamo messo "maestosamente" piede nella adorata San Francisco. 

A Frisco l'estate non fa caldo e la nebbia e il vento non ti lasciano sola un attimo.
A Frisco tutti sono così gentili che non puoi fare altro che domandarti da dove nasca questa eccezione californiana.
A Frisco tutto è per tutt* e te ne accorgi quando una anziana signora vedendoti al parco da sola ti invita a cena o un giovane in carrozzina insiste per accompagnarti alla fermata del bus più vicina perché perdersi è una cosa che non piace a nessuno!

Questo blog, delirio di una sera (o delle adorate ragazze dello Spazio Elastico) è il tentativo di raccontare l'emozione di un viaggio.
Una partenza che non era nei lunghi programmi di una vergine addomesticata dal tempo, bensì un "fuori programma" che nasce da una ferita.
Però si sa bene che le cose migliori sono talvolta le più inaspettate!

Perciò, dato che questo viaggio è il punto d'arrivo di un tempo vissuto in modo collettivo (quanta sopportazione chi mi ama!) allo stesso modo proseguirà...
parzialmente, semanticamente, visivamente...sarà anche il viaggio di chi vorrebbe essere qui ma non può..
di chi potrebbe esserlo ma non vuole....
di chi è curioso e ci piace proprio per questo!
I viaggi, per citare Gore Vidal, scomparso giusto ieri l'altro: una volta che cominci, è difficile fermarsi. E' come essere alcolizzati







FROME SAN FRANCISCO TO SAUSALITO

Per smaltire il jet lag niente funziona meglio di un lungo viaggio in bici da Frisco a Sausalito.
Per chi è così tenace da fendere la nebbia del Golden Gate, la ricompensa è un assaggio di pesce (da Fish) indimenticabile.
12 Miglia (in chilometri pare siano molti di più!) in cui il ponte più bello ti ricorda la sua maestosità cedendoti in cambio una vista mozza fiato sulla Bay.
Roba da pensare che tutta la vita che non hai vissuto ti sembra d'improvviso raccolta in quell'attimo.
Se poi pensi pure al risvolto politico: un'infrastruttura secolare che regge la mobilità di una penisola e che si "mantiene" attraverso un mix oculato fra pedaggi (per disincentivare la mobilità privata) e turismo....
mentre lo percorrevo, chissà perché, per un attimo ho pensato alla Salerno-Reggio Calabria!

Maybe Alcatraz!














2 commenti:

  1. love it!siete bellissime e poi mi piace che rifletti sulle implicazioni politiche mentre pedali attraverso il golden gate bridge...il pesce era bono?un bacio e molta invidia

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  2. bravaaaaaaaaaa!!! complimenti per questo viaggio.. te lo sei meritato tutto!

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