lunedì 13 agosto 2012

The Big Big Big..Sur



Mentre scrivo siamo già nella città degli angeli da almeno 2 giorni (non so mai esattamente che giorno è e che ora è)  ma val la pena di ripescare dai ricordi recenti quei pensieri che fluivano naturalmente alla vista di un passaggio di terra e mare che difficilmente potremo dimenticare.

Per l'occasione la mia compagna di viaggio, mirabile scrittrice, mi presterà qualcuna delle sue emozioni e come una sonata a quattro mani proveremo a farvi rivivere questo viaggio incredibile attraverso il Big Sur e tutte le sua gradazioni di colori e natura.












Non c'è una strada che annunci il Big Sur. Non c'è una targa, un'insegna, o un locale come in Provenza, a Saint Paul de Vence dove andavano a rifugiarsi gli Impressionisti.

Qui c'è un'insenatura dopo l'altra, un'occasione persa e una trovata di raffigurare un paesaggio che si svela e si nasconde con la stessa naturalezza, con la stessa determinazione.

Anche la libreria dedicata a Henry Miller è un pretesto, l'omaggio a un grande scrittore che sì, ha vissuto lì ma non proprio lì, che forse in quel luogo ha messo appena piede perché prima era la casa del suo amico pittore Emil White, eppure c'è, persiste. 

Di miglia in miglia, si può scegliere se riempire di nuovo quei luoghi di altre persone, di beatnik, di quei quelli che furono, di quelli che andarono, oppure lasciare quei luoghi così, goderli per il loro silenzio e per un'assenza che oggi si può riempire anche solo di noi stesse, di quel che cerchiamo, di quel che amiamo o lasciamo andare in questo viaggio. 

A differenza che nel quartiere Haight a San Francisco, dove molto, se non tutto, sembra presentarsi per vendere ancora il sogno seventies per eccellenza di peace&love e fantasmi di janis and jimi, qui tutto si consuma nell'ombra di una bellezza che resiste al tempo e appare infine a chiunque. 

Eppure non ci sono le tappe scandite della strada appena precedente, la 17 miles, in cui le tappe panoramiche sembravano altrettante buche di golf: anche questa è fatta! 

Nel Big Sur no, ti fermi quando ti fermi, ti lasci andare quando ti lasci andare, ti calmi quando ti calmi, curva dopo curva. 









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